L'urologo gioca un ruolo centrale nella diagnosi e nel trattamento della calcolosi urinaria, che può richiedere approcci conservativi, come la modifica della dieta e la farmacoterapia, o interventi chirurgici come la litotrissia a onde d'urto (ESWL), l'ureteroscopia (RIRS o ULT) e la nefrolitotomia percutanea (PCNL)

In Italia, la prevalenza della calcolosi urinaria è stimata intorno al 10-15% della popolazione, con un'incidenza maggiore negli uomini, con un rapporto di 3:1 rispetto alle donne, soprattutto tra i 30 e i 60 anni. Circa il 5-10% dei pazienti con calcolosi urinaria sviluppa infezioni urinarie complicate, soprattutto quando i calcoli ostacolano il flusso urinario.

Le coliche renali, causate dal passaggio o dalla ostruzione dei calcoli nelle vie urinarie, riguardano il 20-30% dei pazienti con calcolosi e sono caratterizzate da dolore acuto e intermittente. 

Queste rappresentano una delle principali cause di accesso in pronto soccorso per dolore acuto, con una stima che indica che circa il 10-15% delle visite per dolore acuto siano legate a coliche renali.